Portami a ballare
Portami a ballare.
Portami a ballare
uno di quei balli antichi
che nessuno sa fare più.
Sciogli i tuoi capelli.
Lasciali volare.
Lasciali girare forte
intorno a noi.
Lasciati guardare.
Lasciati guardare.
Sei così bella che
non riesco più a parlare.
Di fronte a quei tuoi occhi
così dolci e così severi,
perfino il tempo si è fermato
ad aspettare.
Parlami di te,
di quello che facevi.
Se era proprio questa
la vita che volevi.
Di come ti vestivi.
Di come ti pettinavi e
se avevo un posto già
in fondo ai tuoi pensieri.
Dai, mamma, dai.
Questa sera lasciamo qua
i tuoi problemi e quei discorsi
sulle rughe e sull'età.
Dai, mamma, dai.
Questa sera fuggiamo via.
È tanto che non stiamo insieme.
Non è certo colpa tua.
Ma io ti sento sempre accanto
anche quando non ci sono.
Io ti porto ancora dentro
anche adesso che sono un uomo.
E vorrei, vorrei
saperti più felice.
Sì, vorrei, vorrei
dirti molte più cose.
Ma sai, mamma sai,
questa vita mi fa tremare
e sono sempre i sentimenti
i primi a dover pagare.
Ciao, mamma, ciao!
Domani vado via
ma se ti senti troppo sola
allora ti porto via!
E vorrei, vorrei
saperti più felice.
Sì, vorrei, vorrei
dirti molte più cose.
Portami a ballare.
Portami a ballare
uno di quei balli antichi
che nessuno sa fare,
nessuno sa fare più.