Da capo
Ricominciare da capo
sembra facile da fare,
ma non so neanche io da quale parte
bisognerebbe cominciare.
E i pensieri nella testa
non si mettono d'accordo mai,
e io spreco le giornate, qui,
tra gli angoli di casa mia.
Dalla sedia alla poltrona
e sdraiata sul divano.
Non mi guardo neppure più allo specchio
per non dirmi: «Sei cretina».
E rimango sempre al buio,
e la luce mi fa male.
Nei miei occhi c'è la sabbia,
nella bocca c'è del sale.
E il cuore, il cuore poi
fa un casino di rumore,
batte forte contro il letto
senza farmi più dormire,
senza farmi più dormire.
Non si rende neanche conto
che non c'è più niente da fare,
che non c'è più niente da fare,
che non c'è più niente da fare,
che non c'è più niente da fare,
che tu non vuoi più ritornare,
che tu non vuoi più ritornare.
E, lo so, dovrei reagire
e convincermi per sempre
che io avrò una nuova vita,
che, per Dio, non è finita.
Sarò la donna più completa
che tu possa immaginare.
Io saprò ricominciare,
io saprò ricominciare
e non dovrò più rimanere
in questa casa che mi opprime,
in questa notte senza fine,
in questo stato di torpore.
Ma per chi?
Ma perché?
Ma per chi?
Ma perché?
Ma per chi?