C'è un uomo in mezzo al mare
Erano le nove, grande calma in porto
quando, ahimè, la radio mi chiamò:
– Cosa c'è, per Giove? Un ferito, un morto?
– No, mi si rispose, ma però…
Oh, capitan, c'è un uomo in mezzo al mare!
Oh, capitan, venitelo a salvare!
Non sa remar, neppur nuotarе sa
e finirà per affogar.
Quel poverin per rimanere a galla
da un'ora sta seduto su una palla
e sopra l'onda glu glu glu glu glu comincia a far;
oh, capitan, venitelo a salvar!
Erano le dieci, un presentimento
che mi spinse allora a domandar:
«Favorisca darci qualche schiarimento,
come mai c'è un uomo in mezzo al mar?»
Oh, capitan, c'è un uomo in mezzo al mare!
Oh, capitan, venitelo a salvare!
Non sa remar, neppur nuotarе sa
e finirà per affogar.
Quel poverin per rimanere a galla
da un'ora sta seduto su una palla
e sopra l'onda glu glu glu glu glu comincia a far;
oh, capitan, venitelo a salvar!
Fino a mezzanotte non dormii tranquillo
sinché mi decisi a richiamar:
«Che cos'è accaduto? Sii sincero, dillo,
che cos'è accaduto in mezzo al mar?»
Oh, capitan! (×2)
Hallo, hallo, sì, sì, vi spiegherò!
Datemi ascolto, per favor!
Eran in sei, in sei sopra una barca
e cinque sopra sei furon costretti ad affogar –
ecco perché c'è un uomo in mezzo al mar.
Capitan, capitan!
…e sopra l'onda glu glu glu glu glu comincia a far;
oh, capitan, venitelo a salvar!
Capitan, capitan!