Ancora un po'
Mina:
Ancora un po'
e tutto ricomincerà.
Fatale, necessario, perché no,
forse irrinunciabile.
Ancora un po'.
È tutto come prima oppure no?
Rimetti insieme il sogno vuoto,
intenso e malinconico
alla fine di un passato.
Roberto:
Lascia stare.
Dopo si vedrà,
dopo si saprà.
Chi vivrà, vedrà.
Mina:
Ancora un po'
nel mondo tuo che ancora io non ho.
Assurdo ed assoluto,
scelto, forse un po' subito,
oggi piove ma sono accanto a te.
Sembra un fuoco trasparente da lontano la città,
scherzi della nebbia o delle tue mani, chi lo sa,
poi fa niente l'incertezza mia
se è questo che tu vuoi che sia.
E mi arrendo dolcemente abbandonata su di te,
come jazz che striscia sul parquet.
Suona ancora la tua musica per me,
ti prego, amore, ancora un po'.
Insieme: Ancora un po'.
E adesso noi,
Mina: perduti e ritrovati, ancora noi
cerchiamo disperati
tra i sogni già sognati,
quelli da rivivere.
Insieme: E forse, chi lo sa,
Mina: nella la tua voce, che ora se ne va,
confondo ancora e sempre
le tue inutili domande
con le risposte che non dai.
Poi ritorni senza chiedermi nemmeno come va.
Stai tranquillo, non è cambiato niente.
Metti ancora quel tuo disco, quella musica
ed io mi perdo ancora, sai.
Sembra un fuoco trasparente da lontano la città,
scherzi della nebbia o delle tue mani, chi lo sa,
poi fa niente l'incertezza mia
se è questo che tu vuoi che sia.
E mi arrendo dolcemente abbandonata su di te,
come jazz che striscia sul parquet.
Suona ancora la tua musica per me,
ti prego, amore, ancora un po',
ancora un po', ancora un po'.