Ancora
È notte alta e sono sveglia,
sei sempre tu il mio chiodo fisso.
Insieme a te ci stavo meglio
e più ti penso, più ti voglio.
Tutto il casino fatto per averti,
per questo amore che era un frutto acerbo
e adesso che ti voglio bene, io ti perdo.
Ancora, ancora, ancora
perché io da quella sera
non ho fatto più l'amore senza te
e non me ne frega niente senza te.
Anche se incontrassi un angelo, direi:
«Non mi fai volare in alto quanto lui.»
È notte alta e sono sveglia,
mi rivesto e mi rispoglio.
Mi fa smaniare questa voglia
che prima o poi farò lo sbaglio
di fare il pazzo e venir sotto casa,
tirare sassi alla finestra accesa,
prendere a calci la tua porta chiusa, chiusa.
Ancora, ancora, ancora
perché io da quella sera
non ho fatto più l'amore senza te
e non me ne frega niente senza te.
Ancora, ancora, ancora…