Io bevo
Io bevo per scordare tante, tante sfortune
questa vita comune, senza più volontà
io bevo perché dà l’illusione che esisti
quando troppi egoisti te lo mettono la
I bicchieri alzerò alla nostra disfatta
a due cuori sconfitti dalla stupidità
io brindo all’inferno che nel fegato posi
al bouquet di cirrosi che mi annaffio da me
Io bevo ad ogni ora, ai miei e ai tuoi errori
ai tormenti che ancora mi darai, ti darò
io bevo al nostro amore, al diabolico amplesso
tragicomico spesso che volare non può
Alla nostra santa unione, meschina e miserabile
al tuo corpo insaziabile di nuove novità
all’impegno solenne con Iddio e con il mondo
al tuo ventre infecondo che mai frutti darà
Io bevo per sfuggire alle cose che invidio
bevo fino al suicidio per disgusto e pietà
io bevo per volare, vomitare sentenze
espellendo da dentro queste mie verità
Alla felicità che mi danno i complessi
alla fame di sesso, agli amanti che hai
alla mia pelle gonfia per chissà quale causa
ed alla menopausa che ti sorprenderà
E brindo al risultato di questa vita doppia
al rapporto di coppia concepito così
al nodo coniugale dove il nulla si constata
alle noie di prostata che avrò prima o poi
Alla vita che va, alle rogne e ferite
alla tua cellulite che racconta l’età
bevo, e perché no? Agli amori glaciali
alle glorie esemplari, alla frigidità
Io bevo da crepare, creperò di bisboccia
creperò goccia a goccia con i sogni che ho
io bevo finché posso con il fegato a spugna
perché ciò che ripugna è più forte di me
Mi ubriaco così e annego la pena
questo viso da iena che mi taglia a metà
perché ho un buco qui dentro, me ne è testimonio
il goloso demonio che hai creato per me
Io bevo, Dio se bevo, un po’ per abitudine
e più per solitudine, per non pensare a me
e per smerdare te!
Ma sì! Bevo!