1990
Darararirararara
Darararirararara
Darararirarararararira
Dararirarararara
Lei vuole perdersi
Lei dal cuore di pezza (sì)
Dice: ”strappalo ed incendiami”
Questo amore è farsi a pezzi sì
Come amarsi fosse possedere te
O fosse avere
O sia ossessione per te
Fosse morire con me su un cabriolet
Dolci sofà
Stanze di hotel
Darararirararara
Darararirararara
Darararirarararararira
Dararirarararara
Darararirarararararara
Darararirarararararara
Darararirarararararara
Darararirarirarira
Non chiamarlo amore, non chiamarlo tradimento
Non chiamarlo passione, non chiamarlo neanche sesso
Non chiamarlo delusione, ma non chiamarlo sentimento
Non chiamarmi amore, non ti richiamerò, prometto
Non la chiamo confusione, tu non lo chiamerai sospetto
Non la chiamerò oppressione, tu non lo chiamerai disprezzo
Non chiamarla esitazione, non lo chiamerò dispetto
Non lo chiamerò rancore, ma non chiamarlo fallimento
Darararirararara
Darararirararara
Darararirarararararira
Dararirarararara
Darararirarararararara
Darararirarararararara
Darararirarararararara
Darararirarirarira
Io no, io no, io no
Io no, io no
Io non dirò che muoio, no
Per lei, io no
Per lei, io no
Io non dirò che muoio, no
Darararirarararararara
Darararirarararararara
Che morirò
Darararirarararararara
Darararirarirarira
Sì è solo una poesia per te
Non sai niente di me
L’inferno che è in me
Non c’è amore, non c’è fine, non ci sei
Che poi è solo quello che per te vorrei
Nananananinanana